Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 residenti o che trasferiscano la residenza nelle regioni del mezzogiorno e, dal 21/10/2019, le regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici dopo la comunicazione di esito positivo della domanda e non siano già titolari di altra attività di impresa in esercizio. Nel caso di attività libero-professionali, non dovranno essere titolari di partita IVA per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda.
Chi riguarda e in che cosa consiste?
Resto al Sud finanzia iniziative imprenditoriali riguardanti le seguenti attività:
- trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- servizi al turismo;
- produzione di beni nei settori industria, artigianato,
Restano escluse dal finanziamento solo le attività agricole e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa. L’intervento finanziario copre fino al 100% delle spese ammissibili (con un massimo di 50.000 euro per ogni soggetto beneficiario, elevabile a 200.000 euro nel caso di società) ed è costituito da un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e da un finanziamento bancario pari al 65% della spesa (garantito dal Fondo di garanzia per le PMI), da rimborsare entro 8 anni (di cui i primi 2 anni di pre-ammortamento) dalla data di concessione. Gli interessi del finanziamento saranno interamente coperti da un contributo in conto interessi.
Sul sito invitalia.it è presente, nella sezione FAQ, l’elencazione delle spese non coperte dall’agevolazione:
- beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
- beni di proprietà di uno o più soci del beneficiario e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
- il cosiddetto “contratto chiavi in mano”;
- commesse interne;
- macchinari, impianti e attrezzature usati;
- spese notarili, imposte, tasse;
- acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
- acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante (per dettagli vedi FAQ successiva);
- progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse;
- scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile).
Le novità del nuovo Decreto Sisma
Il nuovo decreto Sisma, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 ottobre 2019, estende la misura Resto al Sud anche nei territori dei comuni delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici.
Viene inoltre prevista una nuova procedura accelerata per la ricostruzione degli immobili (ZONA SISMA). In particolare, viene previsto che qualora gli interventi di riparazione, ripristino e ricostruzione degli immobili privati rientrino nei limiti di importo definiti con i provvedimenti del Commissario straordinario per la ricostruzione, gli Uffici speciali per la ricostruzione, in deroga alla disciplina prevista dall’articolo 12 del D.L. n. 189/2016, adotteranno il provvedimento di concessione del contributo sulla base del progetto e della documentazione allegata alla domanda presentata dal professionista, che ne certifica la completezza e la regolarità amministrativa e tecnica, compresa la conformità edilizia e urbanistica, nonché sulla base dell’importo del contributo concedibile determinato dallo stesso professionista nei limiti del costo ammissibile.